Le immatricolazioni di auto elettriche sono in costante aumento, così come la diffusione dei punti di ricarca. In Europa la Germania guida la classifica con circa 200.000 vetture elettriche immatricolate nel primo semestre 2023, seguita da Regno Unito (145.000), Francia (120.000) e a seguire Olanda, Belgio, Italia e Spagna.
I paesi del Nord Europa restano saldamente in testa alla classifica delle nazioni con maggior percenutale di auto elettriche circolanti sul totale mentre l'Italia è il fanalino di coda, preceduta a ruota dalla Spagna. La regina indiscussa di questo settore è la Norvegia, con l'88% del parco circolante di vetture elettriche, risultato raggiunto grazie alla costanza degli incentivi statali, promossi addirittura fin dagli anni '90, ad una sensibilità sociale e politica rispetto all'ambiente molto forte e ad azioni concrete a vantaggio dei proprietari di veicoli elettrici come pedaggi stradali scontati ed aree di parcheggio dedicate.
Prendendo in esame le immatricolazioni dei veicoli commerciali leggeri completamente elettrici, in Italia si registra una quota di mercato del 4,03% che supera il comparto vetture, fermo al 3,77%. In termini generali rispetto al 2022 le immatricolazioni di veicoli commerciali elettrici è più che raddoppiata.
Passando ai punti di ricarica, in Italia abbiamo assistito tra il 2022 ed il 2023 ad un aumento dell'80% con un trend di crescita molto importante rispetto al 2021. Da segnalare che il 33% dei punti di ricarica sono installati nei capoluoghi di provincia, andando così a confermare che le città sono il traino di questa transizione.
Conlcudiamo quasta carrellata di dati con un'importante rilevazione sui canali di vendita delle auto elettriche: i cittadini privati, con poco meno del 50% del totale, sono i principali acquirenti seguiti in seconda posizione dai noleggiatori a lungo termine, con una percentuale superiore al 25% del totale delle immatricolazioni. Questo dato è estremamente significativo in quanto, in questa fase di transizione molto importante nel mondo della mobilità, sempre più spesso si vede il canale del noleggio a lungo termine come una formula da tenere in forte considerazione per avvicinarsi a questa forma di alimentazione, in quanto l'utilizzatore, a fronte del pagamento di un canone fisso mensile, non è gravato dal pensiero del valore residuo del veicolo o dal pensiero delle nuove tecnologie che usciranno in tema di autonomia di percorrenza, oltre che da tutte le incombenze quali tagliandi, manutenzioni straordinarie, assicurazione e bollo.
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